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Q?
Perché due apparecchi acustici sono meglio di uno?
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A.
La maggior parte delle ipoacusie influenza, anche se magari in misura diversa, entrambe le orecchie. Se scegli di mettere un solo apparecchio acustico, quindi, privi l'altro orecchio del giusto sostegno. Inoltre, è proprio la sintonia con cui funzionano le orecchie, ovvero gli apparecchi acustici, la chiave per creare un'esperienza di ascolto completa e appagante.
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- Migliore localizzazione dei suoni.
Se indossi due apparecchi acustici, ti è più facile localizzare la direzione da cui provengono i suoni. Se porti un solo apparecchio potresti trovare difficoltà nell'individuare la persona che parla. - Nessun "effetto ombra".
Quando il suono arriva dal lato privo di apparecchio acustico, prima che raggiunga l'apparecchio, dall'altro lato della testa, trascorrono dei momenti preziosi, durante i quali rischia di perdere delle frequenze vitali per una buona comprensione del parlato.
- Migliore localizzazione dei suoni.
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- Meno affaticamento.
Diciamolo con chiarezza: a volte sentire può essere faticoso. Avrai notato che quando hai difficoltà nel capire qualcuno ti senti più stanco e affaticato. Se indossi un solo apparecchio acustico ti dovrai sforzare sicuramente di più. - Esperienza di ascolto naturale.
La natura ha predisposto il nostro cervello affinché riceva stimoli da entrambe le orecchie. Fornendo l'amplificazione giusta da tutti e due i lati, tramite gli apparecchi acustici, è più facile ridurre i rumori indesiderati ed elaborare il parlato.
- Meno affaticamento.
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Q?
Sono consapevole del mio problema, ma gli apparecchi acustici costano troppo.
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A.
Il costo degli apparecchi acustici è riconducibile a diversi fattori oltre al costo protesico; in Audirò il prezzo pagato dal paziente comprende un’assistenza domiciliare gratuita per un periodo variabile a seconda delle esigenze personali, che permette all’Audioprotesista di poter svolgere al meglio il proprio lavoro e seguire costantemente la riabilitazione uditiva di ogni singolo paziente, garantendone la soddisfazione. Inoltre, il pagamento non deve necessariamente essere immediato ed è interesse comune trovare la soluzione più idonea alla situazione. N.B.: gli apparecchi acustici sono dispositivi medici con marcatura CE, pertanto è possibile detrarre il 19,5% della spesa dalla dichiarazione dei redditi, presentando la fattura che vi verrà consegnata subito dopo l’acquisto.
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Q?
Quali sono le alternative alle protesi acustiche?
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A.
Così come esistono diverse cause di ipoacusia, allo stesso modo esistono diverse soluzioni. La perdita di udito può essere dovuta a:
- problematiche a livello dell’orecchio esterno e/o medio che danno luogo ad una ipoacusia lieve di tipo trasmissivo, ovvero dovuta alla difficoltà delle onde sonore nel raggiungere l’orecchio interno; alcune di queste condizioni possono essere risolte rimuovendo “l’ostacolo” tramite estrazione di un tappo di cerume, terapia medica, riabilitazione tubarica, altre necessitano di terapia chirurgica che può essere affiancata, supportata e talvolta sostituita da una terapia riabilitativa protesica.
- Problematiche dell’orecchio interno riconducibili a deterioramento delle cellule ciliate deputate alla trasduzione del suono, di tipo neurosensoriale, che possono essere di qualunque entità e trovano nella maggior parte dei casi una soluzione nelle protesi acustiche. Qualora non esistesse alcun residuo uditivo riconducibile a totale scomparsa delle cellule ciliate, si potrebbe valutare l’opzione dell’impianto cocleare.
- Problematiche legate al malfunzionamento del nervo acustico, che nonostante riceva correttamente lo stimolo sonoro, non è in grado di trasportarlo ai centri nervosi superiori come avviene ad esempio nei casi di neurinoma, che necessitano di un’accurata valutazione da parte degli specialisti che individueranno la terapia più appropriata.
- Problematiche di origine mista, che riguardano sia la trasmissione che la trasduzione del suono e che devono essere quindi trattate di conseguenza.
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Q?
A cosa è dovuto il mio acufene? Utilizzare gli apparecchi peggiorerebbe la situazione?
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A.
L’acufene (fischio o ronzio) può avere diverse cause, otologiche (periferiche) o neurologiche (centrali), ed è spesso associato alla perdita uditiva. L’utilizzo di moderni apparecchi acustici, permette di eseguire una vera e propria terapia sonora in grado di ridurre notevolmente la percezione dell’acufene tramite l’utilizzo di suoni che lo contrastano o mascherano.
In molti casi non è semplice individuare la causa dell’acufene, ma è bene eseguire delle indagini audiologiche e neurologiche approfondite per escludere un’origine centrale.
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Q?
Io sento, ma non capisco. Perché?
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A.
E’ una condizione molto comune soprattutto nelle persone con un’ipoacusia in calo sulle frequenze acute; infatti queste ultime caratterizzano le consonanti, di intensità ridotta rispetto alle vocali. Le vocali al contrario sono caratterizzate da una frequenza più bassa e un’intensità maggiore, che nel parlato crea un effetto di mascheramento sui suoni più deboli (le consonanti) inficiando la corretta discriminazione delle parole, soprattutto in presenza di rumore di fondo.
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Q?
Come posso proteggere il mio udito?
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A.
Poiché uno dei maggiori fattori di rischio per la perdita dell’udito è l’esposizione al rumore, è buona norma proteggersi con cuffie antirumore o tappi sia a lavoro che durante attività rumorose extra lavorative, oppure limitare l’esposizione ad esempio abbassando il volume della musica nelle cuffie. Un’altra causa frequente di perdita di udito può essere l’assunzione di alcune categorie di farmaci, per cui il nostro consiglio è quello di non abusarne e assumerli solo dietro prescrizione del medico.